"E' nostro dovere diffidarvi nel perseguire la pericolosa e dannosa condotta e intimarvi di liberare immediatamente l'infrastruttura occupata", è scritto nella lettera fatta recapitare ai due dipendenti di Meridiana.

La società di gestione dell'aeroporto "Costa Smeralda" - di cui Meridiana è proprietarie dell'80% delle azioni (a queste si aggiungono il 10% della Camera di Commercio di Sassari e circa l'8,5 di quella di Nuoro, il resto di Regione Sardegna e Consorzio Costa Smeralda) - nella lettera chiede di "cessare la gravissima condizione di pericolo che sta creando a danno degli utenti e degli stessi manifestanti".

Tra le motivazioni citate dalla Geasar vi sono ragioni di sicurezza, in quanto l'occupazione creerebbe "situazioni di pericolo per gli utenti del parcheggio che si trovano a transitare nelle vicinanze della torre faro". Ma non solo: l'azione, definita dalla società "deplorevole e sconsiderata", che configura "il reato di occupazione abusiva di infrastruttura appartenente al demanio aeroportuale", creerebbe anche problemi di natura economica, infatti "l'azione impedisce l'utilizzo dell'impianto di illuminazione del parcheggio e delle aree che, per motivi di sicurezza, sono state transennate per evitare l'accesso di persone, ciò con conseguente parziale interruzione di pubblico servizio e conseguenti danni economici per la società di gestione". La diffida è firmata dall'ad della società, Silvio Pippobello, che annuncia che verranno adottate "tutte le azioni legali ai fini di tutelare i propri diritti e quelli dell'utenza aeroportuale".
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