Un aereo passeggeri Boeing 737-800 in volo fra Trapani e Cagliari con 105 persone a bordo, di cui otto bambini, è costretto ad un ammaraggio di emergenza in un punto imprecisato nelle acque del Golfo di Cagliari a causa di una serie di avarie ai motori.

Questo lo scenario cui dovranno far fronte il prossimo 9 settembre le forze aero-navali (una trentina di mezzi) e terrestri messe in campo per la vasta esercitazione di ricerca e recupero di persone disperse a mare denominata "Squalo 2014", organizzata dalla Direzione Marittima di Cagliari e inserita nell'ambito degli accordi internazionali Sar Med/Occ fra Italia, Francia e Spagna. La simulazione dell'incidente aereo nel Golfo di Cagliari è finalizzata a testare e perfezionare i sistemi di sicurezza nell'eventualità di ammaraggio aereo, vedrà lo schieramento di navi, aerei ed elicotteri, e sarà distinta in due fasi: una prima ricognizione della zona di ammaraggio, seguita dalle operazioni di ricerca e recupero dei superstiti dispersi in mare, impersonati da oltre 80 figuranti che simuleranno i sopravvissuti e 20 sagome indicanti i cadaveri.

Attraverso la caratterizzazione dinamica e fisica marina superficiale dell' area di ammaraggio il Gruppo di Oceanografia Operativa dell' Istituto per l'Ambiente Marino Costiero del Cnr (Iamc-Cnr) di Oristano offrirà un contributo scientifico utile ad affinare le capacità predittive del sistema di ricerca e soccorso in mare. "La previsione del movimento di un oggetto in mare è un problema di difficile risoluzione - ha spiegato il ricercatore dell' Iamc-Cnr, Roberto Sorgente - a causa dell'imprevedibilità delle traiettorie che può assumere in un fluido turbolento come quello marino. Importante per il successo di un'operazione di ricerca in mare è la conoscenza in tempo reale dell'intensità e della direzione nello spazio e nel tempo della corrente marina, che rappresenta il principale vettore di spostamento dei corpi". La caratterizzazione dinamica e fisica dell'area avverrà attraverso l'utilizzo di boe che trasmetteranno in tempo reale posizione e temperatura via satellite. "I dati osservati verranno integrati nel sistema di previsione della circolazione marina del mar Mediterraneo occidentale sviluppato dall'istituto Cnr di Oristano nell'ambito dei progetti Ritmare e Medess-4ms per la calibrazione del modello di circolazione a supporto delle operazioni di anti-inquinamento marino da idrocarburi, salvataggio e recupero e dello sviluppo sostenibile di tutte le attività produttive associate al mare".
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