I settori? Agroalimentare e imprese dolciarie, servizi, abbigliamento, attività ricreative, editoria, somministrazione di alimentari e bevande e trasporti. Lo rileva un'elaborazione dell'Ufficio Studi di Confartigianato, su dati UnionCamere-Movimprese del primo trimestre 2014. Nell'abbinamento artigianato-turismo la Sardegna è al settimo posto. Al primo c'è la Campania (21%), poi Sicilia (20,4%), Marche (19,5%) e Lazio (19%).

Fanalino di coda il Friuli con l'11,9%. "Questi numeri dimostrano come artigianato e turismo possano essere complementari - afferma Maria Carmela Folchetti, vice presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, nonché presidente di Confartigianato Nuoro - e come questo binomio sia una parte sempre più importante dell'economia isolana. Stare al settimo posto non ci basta - continua - dobbiamo puntare a essere i primi in Italia: investendo, promuovendo e credendoci".

Anche se in calo rispetto all'anno scorso (-1,9%) il settore si dimostra importante. Delle 6.599 imprese, i "Servizi" la fanno da padrone con 1.663 attività artigiane coinvolte; seguono quelle agroalimentari "1.477", la "ristorazione" con 1.341, i "trasporti" con 1.054, la produzione di "abbigliamento e calzature" con 494, le "imprese dolciarie" con 474, le "attività culturali e ricreative" con 86 e "editoria e guide" con 10 attività. A livello provinciale, 2.599 sono a Cagliari (con un tasso del 17,7%, ovvero di imprese artigiane legate al turismo sul totale delle imprese artigiane della provincia): 673 sono legate ai servizi e 637 alla ristorazione.

Segue Sassari con 2.338 imprese (17,3%) con preponderanza delle imprese di servizi (570) e della ristorazione (462). Al terzo posto Nuoro con 1.196 (17,4% di incidenza) e 412 imprese dell'agroalimentare e 311 nei servizi. Chiude Oristano con 506 aziende (15,5%) di cui 159 dell'agroalimentare e 109 dei servizi.
© Riproduzione riservata