E' stato monitorato e quelle che sembravano apparenze sono state confermate nei fatti. Evasione fiscale e contributiva per oltre 250 mila euro, 21 lavoratori in nero, somministrazione illecita di cibi e bevande: è quanto hanno contestato all'Iris Blu di Milis i militari del Nucleo dei Carabinieri dell’Ispettorato del lavoro di Oristano.

LE INDAGINI - Il locale è stato sottoposto a indagini nel mese di marzo perché dava l’impressione di essere un vero e proprio bar – pizzeria aperto a tutti e non solo ai tesserati, come i circoli provati prevedono. E così, in effetti, era. Il circolo non riservava l’accesso ai soli soci, non rispettava quanto indicato nello statuto e non si proponeva, come previsto, di perseguire gli scopi sociali. Durante l’attività ispettiva - è scritto in una nota - si è avuto anche modo di constatare che la procedura per il rilascio della tessera associativa veniva avviata senza alcuna formalità, consentendo quindi agli avventori l’acquisizione della qualifica di socio eludendo così l’obbligo di munirsi della prescritta licenza.

Il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, a conclusione della verifica ispettiva, ha inoltre contestato al gestore dell’attività imprenditoriale abusiva, violazioni di carattere amministrativo per un importo superiore a 160mila euro, evasioni contributive e previdenziali per oltre 95mila euro nonché violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per le quali è stata informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Oristano.
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