Nell'amministrazione di via Eligio Porcu gli aspiranti sposi potranno ora richiedere che il rito civile venga celebrato in sardo. In particolare saranno letti in "limba" la formula e i tre articoli (artt. 143, 144 e 147) previsti dal codice civile, successivamente alla lettura in lingua italiana. "Si tratta di un riconoscimento morale del valore della nostra lingua - ha spiegato Guido Sarritzu, assessore della Cultura con delega per la valorizzazione della lingua sarda - la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio identitario è uno degli obiettivi programmatici di questa Amministrazione, e quella di consentire la celebrazione di matrimonio in sardo è una scelta di grande valore simbolico".

(Nella foto Caterina Murino, nel 2008, quando indossò per l'Unione sardo l'abito da sposa delle donne di Busachi)
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