I vertici regionali, provinciali e comunali della Protezione civile - in tutto 13 persone - sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Tempio in relazione alla mancata informazione alla popolazione di Olbia e Arzachena dell'imminente pericolo per l'alluvione del 18 novembre. Devono rispondere di omicidio colposo e disastro colposo.

Gli indagati dovranno rispondere di omicidio colposo per la morte di dieci persone, tra cui due bambini, e di disastro colposo. Le indagini, svolte dai carabinieri del comando provinciale di Sassari, coordinate dal sostituto procuratore Riccardo Rossi, erano state avocate di recente dal procuratore capo Domenico Fiordalisi, che oggi ha notificato i 13 provvedimenti. Dalle poche informazioni che trapelano, sembrerebbe imminente anche la conclusione delle indagini relative al crollo della strada provinciale Olbia-Tempio, in località Monte Pino, dove persero la vita altre tre persone, cadute in dirupo a bordo della loro auto.

CICALO' - "Sono informato dell'inchiesta e ho ricevuto l'avviso di garanzia. Ho il massimo rispetto e piena fiducia per il lavoro della magistratura". Lo ha detto all'Ansa Giorgio Cicalò, direttore generale della Protezione civile della Sardegna nonché commissario straordinario per l'alluvione del 18 novembre scorso, in merito all'inchiesta della Procura di Tempio che lo vede indagato insieme ad altre 12 persone per omicidio colposo e distratto colposo. "Attendo con serenità l'esito delle indagini", ha concluso Cicalò. C'è anche il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, tra i 13 destinatari dell'avviso di garanzia della Procura di Tempio nell'inchiesta sull'alluvione del 18 novembre. Lo conferma lo stesso primo cittadino, interpellato dall'Ansa. "Sono sereno, ho preso atto dell'avviso e di conseguenza ora ho i termini fissati per portare le mie controdeduzioni e far vedere cosa questa amministrazione ha fatto. Visto che i sindaci sono stati chiamati in causa potranno ora dimostrare cosa hanno fatto prima e durante l'evento", ha concluso Giovannelli.

CAPPELLACCI - "Ho ricevuto in queste ore un avviso di garanzia per l'alluvione dello scorso novembre". Così l'ex governatore sardo Ugo Cappellacci, annuncia di essere tra gli indagati dalla Procura di Tempio. "Ribadisco la fiducia e la massima collaborazione nei confronti della magistratura, sono pronto a dimostrare la correttezza del mio operato", ha detto Cappellacci.
© Riproduzione riservata