La sua idea progettuale, supportata dall'esperienza del curriculum, ha convinto la commissione che ha valutato positivamente la sua conoscenza del territorio e del dossier sulla pre-candidatura. "L'idea progettuale - fa sapere il Comune - interpreta in maniera convincente la filosofia policentrica del processo di candidatura di Cagliari che ricuce idealmente, con i fili di Maria Lai, le fratture del tessuto urbano". Mancini progetta, dirige e cura alcune delle iniziative e delle strutture culturali italiane più importanti nel campo delle arti, in costante sinergia con una consolidata rete di relazioni internazionali. Tra le collaborazioni principali, dal 1992 al 1996 con il Teatro Stabile delle Marche, il festival internazionale Inteatro di Polverigi e la direzione del Teatro Alle Cave di Sirolo. Nel 2003 Mancini ha curato l'edizione dell'Ietm meeting plenario a Milano e nello stesso periodo ha partecipato alla fondazione di due reti europee (JungeHunde e DBM Danse Bassin Méditerranée) che hanno ricevuto finanziamenti per interi cicli del programma Cultura dell'Ue. Nel 1997 ha lavorato per un breve periodo presso Kampnagel Fabrik ad Amburgo, in quegli anni la città a maggior dimensione internazionale della Germania, prima di essere richiamato in Italia, a 29 anni, perché nominato direttore generale del Crt di Milano, il primo è più importante Teatro Stabile d'innovazione italiano. Sempre in Lombardia ha diretto l'Estate Milanese nel 2001, ha collaborato con la Endemol per la produzione dello show televisivo Fab Show. Dal 2006 a Terni ha svolto l'incarico di co-direttore artistico del Terni Festival, evento internazionale della creazione contemporanea e successivamente quello di direttore generale di Indisciplinarte srl, società ora leader nel settore culturale in Umbria. Dal 2013 è co-organizzatore di Dance Moves Cities, progetto di cooperazione finanziato dal programma Cultura 2007-2013.
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