"Giù le mani dalle risaie storiche di Oristano", così Coldiretti interviene a muso duro nella polemica sollevata dagli abitanti del prolungamento di viale Repubblica sul pericolo rappresentato dalla presenza di estese risaie a breve distanza dalle loro abitazioni. Troppo alto il rischio di diffusione di malattie come la Febbre del Nilo, legato alla proliferazione delle zanzare, avevano scritto in una lettera al sindaco, Guido Tendas, e inviata per conoscenza anche alla Procura della Repubblica e alla forze dell'ordine. In attesa della risposta del sindaco è arrivata quella della Coldiretti. Il direttore Ermanno Mazzetti usa toni concilianti ma puntualizza che "non sono le risaie ad essersi avvicinate alle case, ma le case che sono state costruite dove si trovavano le risaie". Naturalmente le case a cui fa riferimento sono quelle dei 40 cittadini che hanno firmato la richiesta di vietare la coltivazione del riso per motivi sanitari. I risicoltori, comunque, sono pronti a far la loro parte. "Ma non si può minare la loro attività economica", afferma Mazzetti spiegando che le zanzare proliferano purtroppo anche dove non ci sono risaie. Quello che serve, secondo Coldiretti, è una nuova campagna di lotta biologica e integrata alle zanzare da parte della Provincia e anche del Comune, campagna che può naturalmente riguardare anche le risaie. I costi, però, sostiene, l'associazione di categoria, non possono gravare per intero sui risicoltori ma serve un intervento importante della Regione così come accade del resto da anni in Piemonte.
© Riproduzione riservata