Sono due le persone finite nel registro degli indagati per l'indagine che ha portato ieri i Carabinieri a perquisire gli uffici del Comune di Arzachena, del Consorzio Costa Smeralda e della Sardegna Resorts, la società che gestisce gli interessi del Qatar in Costa Smeralda. Si tratta di Mariano Pasqualone, amministratore delegato di Sardegna Resorts e membro del Cda del Consorzio Costa Smeralda, a cui ieri, oltre agli uffici di Porto Cervo, è stata perquisita la casa, in località Monti Canaglia, dalla quale sono stati portati via anche computer e cellulari, e di Giovanni Mannoni, comandante dei Vigili urbani di Arzachena, fino a qualche mese fa responsabile di Polizia giudiziaria per la Polizia municipale della stessa Procura di Tempio. "Dimostreremo la nostra estraneità ai fatti che ci vengono contestati", ha detto all'ANSA il legale di Mannoni, Domenico Putzolu, mentre i vertici della Costa Smeralda non rilasciano dichiarazioni in merito alla vicenda. "Respingiamo tutte le accuse che ci vengono mosse, perché il mio assistito si è sempre mosso nel rispetto della legge", ha aggiunto l'avv. Putzolu. Al comandante dei vigili gli viene contestati una "eccessiva" disponibilità nei confronti dei manager della Costa Smeralda, tanto da "rallentare" in alcuni casi delle verifiche, andando in questo modo ad avvantaggiare gli stessi manager. Tra gli atti al vaglio degli inquirenti anche accordi tra l'Ente pubblico e il privato per assumere dei vigili urbani per il periodo della stagione estiva, ma non solo. Nella lente della Procura ci sono anche le carte che hanno autorizzato la realizzazione del villaggio di Harrods, nel molo vecchio di Porto Cervo, sul quale gravano due indagini di Carabinieri e Corpo forestale per irregolarità edilizie.

Il giorno dopo il blitz dei carabinieri disposto dal procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi, negli uffici del Comune di Arzachena e del Consorzio Costa Smeralda e della Sardegna Resort, è scattato il lavoro degli inquirenti sui documenti sequestrati. Al vaglio convenzioni, accordi e donazioni che negli ultimi 13 anni hanno interessato l'amministrazione comunale e le società che gravitano attorno alla Costa Smeralda. Non solo, al vaglio degli inquirenti anche tutta la documentazione legata al Centro Harrods realizzato quest'estate nel cuore della Costa. Fra gli accertamenti dei militari ci sarebbe anche un concorso per l'assunzione di agenti di polizia municipale e la donazione al Comune, da parte di vertici della Costa Smeralda, di 75.000 euro, cifra sulla quale ora la procura vuol vederci chiaro. Il blitz di ieri mattina, in contemporanea a Porto Cervo e Arzachena, negli uffici della Sardegna Resort e al comando della polizia municipale del paese smeraldino, è stato disposto dalla procura che ha coordinato le operazioni dei carabinieri del Reparto territoriale di Olbia, diretti dal col. Nicola Lorenzon. Al centro delle attenzioni ci sarebbero anche gli appalti per la realizzazione delle strutture rimovibili delle sfavillanti vetrine Harrods, "centro commerciale" a cinque stelle realizzato la scorsa estate sul molo vecchio di Porto Cervo. Un insediamento interessato sin dalle fasi iniziali da due distinte indagini, una dei carabinieri e la seconda degli agenti del corpo Forestale della Regione, entrambe per aspetti legali a presunte irregolarità nell'esecuzione dei lavori. Al vaglio degli inquirenti anche i contratti di locazione temporanea dei diversi stand realizzati sull'area pubblica e zona "H" ceduta in concessione alla "Marina di Porto Cervo".
© Riproduzione riservata