La notizia è stata diffusa dall'edizione on line de "La Stampa". Un turista, dopo essersi seduto ai tavoli del Phi Beach di Baia Sardinia, si è visto recapitare uno scontrino da 120 euro. Quattro succhi di frutta (al gusto ace e all'ananas) gli sono costati 80 euro. Ha speso poi 40 euro per un bicchiere di vino e una bibita analcolica. Ha quindi pubblicato su Twitter e poi su Facebook la prova della beffa. Dopo il caso denunciato da sette turisti romani a Venezia (hanno pagato 100 euro per quattro caffè e tre amari) sui social network scoppia la polemica.

L'INTERVENTO DI BRIATORE - Sulla questione è intervenuto anche Flavio Briatore: "Chi fa questi prezzi - scrive su Twitter - dovrebbe essere multato...è una vergogna". Poi ancora: "Oltre al disagio trasporti (carissimi) - scrive - alcuni operatori non si rendono conto che rapinare i turisti danneggia tutto il territorio".

IL LOCALE SI DIFENDE - "Ci sorprende - risponde l'amministrazione del locale sulla pagina Facebook - abbia destato tanto scalpore uno scontrino di 120,00 € corrispondente a 6 consumazioni servite ad un tavolo privè di un locale che accoglie una media di 5mila clienti al giorno nel mese di agosto.

Un club in cui l'ingresso è assolutamente libero e gratuito con consumazione facoltativa. Siamo lieti che lo scontrino sia stato dato alla stampa poiché questo dimostra la totale traspar...enza della nostra gestione". Poi ancora: "I prezzi dei drink e del servizio offerto sono regolarmente indicati sulle cocktail list presenti nel locale e in linea con i prezzi di mercato di un target elevato che, allo stesso tempo, ha grande cura della clientela locale, la quale premia il Phi Beach con la sua assidua presenza ogni stagione.

I nostri clienti sono liberi di consumare i drink al tavolo con servizio dedicato o in qualunque altra parte del locale, senza servizio, ad un prezzo inferiore.

Pertanto, riteniamo quantomeno superfluo dover rispondere di un operato corretto e volto a soddisfare le esigenze delle più disparate tipologie di clientela.

Ringraziamo gli "attori" di questa polemica per l'ottima pubblicità gratuita resa al Phi Beach".
© Riproduzione riservata