"Oggi contatterò il Ministro Kyenge e le associazioni che si occupano della lotta al femminicidio e contro la violenza sulle donne. Contatterò pure l'ambasciata per consegnare una lettera privata e personale da inviare alla signora Isinbayeva". Così Gianluigi Piras, l'ormai ex dirigente del Pd Sardo, ritorna sulla vicenda che lo ha visto protagonista a causa di un post in cui "rimproverava" la campionessa russa di salto con l'asta per la sua marcia indietro sulla legge anti-gay della Russia.

"Il mio è stato un errore di comunicazione - spiega - che ha causato un grosso equivoco che, strumentalizzato in mala fede, ha generato un risalto mediatico le quali conseguenze hanno offeso milioni di donne e migliaia di vittime di casi di stupro. E di questo ho inteso e intendo tutt'ora assumermi la responsabilità politica e personale che resta tutta in carico alla mia persona: ho espresso, male, l'esatto opposto di quello che mi viene attribuito sul caso Isinbayeva". Piras intende rispondere, infatti, anche a chi, in queste ore, ha effettuato un paragone tra il suo caso e il "caso Kyenge" che ha riguardato la consigliera leghista di Padova Dolores Valandro: "Si tratta di un accostamento del tutto improprio sia politicamente che per eventuali conseguenze giudiziarie richiamate strumentalmente da esponenti leghisti e del Pdl, nonché da esponenti di estrema destra - osserva - Io non ho utilizzato né una provocazione figlia della rabbia, né una metafora, ma solo un paradosso per condannare contestualmente sia i massacri nei confronti delle ragazze e ragazzi gay in Russia, sia la stupro nei confronti di una donna, che ribadisco, senza ambiguità alcuna, essere il più efferato crimine contro l'umanità".

Ribadendo il senso del suo post su Facebook ("Cara Isinbayeva, le cose che hai detto sono talmente gravi che è inutile dire a posteriori di essere stata fraintesa"), Piras precisa che "a testimonianza del senso del messaggio è sufficiente leggere le centinaia di mail che sto ricevendo e le decine di post sulla mia bacheca di comuni cittadini ed esponenti politici che in continuazione mi rappresentano atti si stima e di solidarietà frutto di anni e anni di vita mia e del partito democratico passata in difesa dei diritti civili".
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