Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni, i due legali di Massimo Giuseppe Bossetti, contro la Procura di Bergamo. Secondo gli avvocati che difendono il muratore accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio, infatti, i pm orobici avrebbero "nascosto" alcuni atti che, se fossero stati messi a disposizione della difesa, avrebbero potuto favorire la scarcerazione del loro assistito. Un j'accuse che Gazzetti e Salvagni hanno messo nero su bianco nell'istanza di scarcerazione, che è stata respinta lunedì perché, secondo i magistrati, a carico di Bossetti esisterebbero "gravi indizi di colpevolezza e ci sarebbe il pericolo di reiterazione del reato". Invece "è nostro convincimento - scrivono Gazzetti e Salvagni - che le determinazioni maturate dal gip siano, in significativa parte, conseguenza della mancata rappresentazione, come in premessa anticipato, nella richiesta di applicazione del fermo/custodia avanzata dal Pubblico Ministero, di importanti (e oggettivi) elementi la cui valutazione avrebbe condotto il Giudicante a differenti conclusioni".
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