L'Italia non sia lasciata sola, incalza l'Onu. Dall'inizio dell'anno in 1.900 sono morti nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere irregolarmente l'Europa, secondo l'Unhcr.

MIGRANTI, IL BUSINESS - Con la protesta di Sadali anche la Sardegna ha fatto da vicino i conti con l'emergenza-migranti, in una storia pasticciata che - a guardare l'epilogo della vicenda - di risolutivo ha avuto ben poco. Ma come funziona? Spiega l'inchiesta de L'Unione Sarda oggi in edicola in un articolo firmato da Cristina Cossu: le prefetture chiedono le manifestazioni di interesse (l'appalto più recente nelle quattro dell'Isola è di inizio estate), ricevono le offerte e compilano le liste in ordine decrescente di prezzo. Volta per volta, quando il ministero fa gli smistamenti nel territorio, i funzionari inviano alle varie destinazioni fino a esaurimento. Ci sono le società che gestiscono i grossi Centri, le cooperative, le associazioni di volontariato. Poi anche gli alberghi, gli agriturismo, i bed and breakfast. Prendono una media di 35 euro al giorno a persona e spesso sopravvivono soltanto grazie ai richiedenti asilo che, se non scappano e decidono di aspettare buoni buoni l'esito delle domande di regolarizzazione, possono soggiornare anche quattro, cinque mesi. La burocrazia è infinita, e se la risposta è no sono pure ammessi i ricorsi, così i tempi si dilatano ulteriormente e le strutture (o le associazioni) incassano.

E così l'anno scorso la Regione (il dipartimento protezione civile, con fondi del ministero) ha liquidato oltre 6 milioni e mezzo di euro per l'emergenza immigrazione dal Nord Africa del 2012. Nell'elenco dei beneficiari ci sono enti pubblici, la Caritas, diverse onlus, consorzi, istituti religiosi, farmacie, la Telecom, agriturismo e mini hotel, da Tonara a Ula Tirso, da Aritzo a Vallermosa.

OGGI INCONTRO A BRUXELLES - Sul fronte nazionale intanto, si è tenuto ieri il "tavolo tecnico" Ue-Frontex-Italia, una riunione in qualche modo preparatoria al vertice tra il ministro dell'Interno Angelino Alfano e il commissario Ue agli Affari interni Cecilia Malmstroem, in programma a Bruxelles e dal quale si attendono decisioni politiche. Le sue proposte il ministro Alfano le ha illustrate ieri al capo dello Stato Giorgio Napolitano, il quale ha espresso "vivo apprezzamento". E sul vertice di oggi non potrà non pesare il richiamo dell'Onu a non lasciare l'Italia "da sola": "Non dovrebbe esser lasciato a un solo Paese il compito di far fronte al massiccio flusso di migranti", ha detto il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric, secondo cui "ci dovrebbe essere uno sforzo internazionale", sia a sostegno delle nazioni che ricevono i migranti, sia perché "tornino condizioni di pace e prosperità nei loro Paesi di origine".
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