Un anno e 7 mesi di carcere. Questa la pena inflitta dal giudice monocratico di Altamura (in provincia di Bari) Marco Galesi a Giovanni Ardino Converso, 52 anni, reo confesso dell'omicidio di don Fancesco Cassol, sacerdote veneto di 55 anni, ucciso per errore il 22 agosto 2010. Don Cassol fu colpito a morte da una fucilata all'addome perché scambiato per un cinghiale, mentre dormiva nei campi della Murgia insieme ad una ventina di giovani durante un pellegrinaggio spirituale a cielo aperto. L'imputato rispondeva di omicidio colposo e omissione di soccorso. La difesa, circa un anno fa, aveva proposto il patteggiamento della pena ad un anno e sei mesi di reclusione, mentre il pm barese Manfredi Dini Ciacci aveva avanzato richiesta di condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione.
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