Smantellare la Concordia? In Turchia costerebbe "40 milioni di dollari", in Italia, a Civitavecchia, "200 milioni". A fornire le cifre, e a "gelare" così i porti italiani, è Franco Gabrielli, capo della Protezione civile, durante l'audizione alla Commissione Ambiente della Camera in merito alla rimozione del relitto della nave naufragata all'isola del Giglio il 13 gennaio 2012. Tra l'alternativa turca e quella laziale ci sono anche, ha precisato Gabrielli, le soluzioni di Piombino e Genova, mentre il porto di Palermo ha ritirato la propria disponibilità (la circostanza non è stata confermata dall'Autorità portuale che, anzi, ha dichiarato di non aver mai ritirato la candidatura). Però Piombino non ha il bacino, Genova ha il rischio del traino: la tratta Giglio-Piombino si compirebbe in un giorno, quella tra il Giglio e Genova in 5 giorni.

Seguendo l'idea turca, il relitto verrebbe spostato utilizzando il vanguard, mentre gli italiani hanno proposto il traino. Gabrielli ha però precisato: "Noi auspichiamo che sia un porto italiano" a provvedere allo smantellamento della Concordia, anche perché, ha aggiunto, "dobbiamo ancora trovare un corpo". Il costo, comunque, sarà a carico della Costa che finora ha sborsato 1,1 miliardi.
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