Il 49enne che ad agosto ha travolto, con la sua auto, il 32enne Christian Urru sulla 195 è stato iscritto nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di omicidio stradale.

L'8 ottobre verrà formalmente conferito l'incarico al perito Francesco Marongiu per una consulenza tecnica al fine di stabilire dinamica e cause dell'incidente.

La tragedia è avvenuta nel pomeriggio del 6 agosto a Pula, al km 29 della Statale.

Christian, residente a Villa San Pietro, era a bordo della sua moto Ducati e viaggiava in direzione Cagliari.

"All'improvviso - spiega lo Studio 3A al quale i familiari del giovane si sono rivolti - si è trovato davanti una Fiat Idea condotta da N.N. che sopraggiungeva dalla direzione opposta e ha svoltato a sinistra per entrare al distributore che si trovava sul lato della carreggiata opposta al suo senso di marcia".

Inevitabile l'impatto, con il motociclista che è caduto sull'asfalto, gravemente ferito. Inutili si sono rivelati i tentativi di rianimarlo effettuati dai sanitari del Suem e altrettanto inutile l'intervento dell'elisoccorso.

Il cuore del 32enne ha smesso di battere poco dopo.

La famiglia vuole fare chiarezza su quanto accaduto e capire "come mai la doppia linea continua precedentemente presente in quel tratto di strada fosse stata resa tratteggiata, salvo però essere ripristinata dall'Anas subito dopo la tragedia".

Il quesito che il pm pone al consulente tecnico è proprio quello di verificare "se le caratteristiche della strada dov'è avvenuto il sinistro, avuto anche riguardo alla segnaletica presente, abbiano avuto una qualche efficienza causale nel determinare il sinistro e se, in relazione alle stesse, sia rilevabile una qualche inosservanza o violazione di disposizioni stabilite dal Codice della strada o qualche atto normativo o amministrativo".

Il consulente di parte della famiglia per lo Studio 3A sarà Stefano Ferrigno.

(Unioneonline/s.s.)

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