"Piantonate mio fratello anche da morto".

Lo scrive Ilaria Cucchi in un post su Facebook, chiedendosi perché due poliziotti siano stati posti all'ingresso di una delle sale in cui è stato presentato "Sulla mia pelle", il film dedicato agli ultimi sette giorni della vita del fratello Stefano.

"Eravamo a Riccione - racconta Ilaria - dove ci hanno riservato una splendida accoglienza. Mentre stavamo entrando in sala ho notato due poliziotti in borghese proprio lì davanti. Io e Fabio (Anselmi, il suo avvocato, ndr) ci siamo presentati. 'Buona sera! Siete venuti a vedere il film? Grazie'. Erano chiaramente lì per servizio e ci sono rimasti fino alla fine, fino a che non se ne è andato l’ultimo spettatore".

"Chiedo al questore di Rimini e al ministro Salvini se questo era veramente necessario - prosegue -. Tempo e denaro pubblico persi, al di là che i due poliziotti mi hanno fatto veramente tenerezza. Non sarebbe meglio dedicare attenzione ai criminali?". E ancora: "Stefano è stato così ben rappresentato da Alessandro Borghi che continua ad essere piantonato anche da morto".

Chiamato in causa, il questore Maurizio Improta ha contattato la Cucchi: "Mi ha detto i due poliziotti erano all'entrata della sala per prassi. Io devo dire che non ho assolutamente nulla contro di loro, anzi mi sono presentata e gli ho stretto la mano. Confesso però che vederli lì per tutto il tempo mi ha fatto un certo effetto e non mi era mai successo prima in tutte le volte che sono andata al cinema. Comunque la prossima volta mi piacerebbe che entrassero a vederlo".

(Unioneonline/D)

LA RECENSIONE DEL FILM:

© Riproduzione riservata