Lo smantellamento degli impianti è in atto.

Ottana Polimeri, l'unico stabilimento in Italia dove fino a quattro anni fa si produceva il Pet per bottiglie di plastica, dove i settanta lavoratori sono stati licenziati un anno fa, non potrà essere rilanciato.

A denunciarlo è la Cgil, con i leader Salvatore Pinna e Sergio Zara, che lanciano un appello alle istituzioni, alle amministrazioni comunali e alla Provincia.

"Devono intervenire tempestivamente- scrivono i sindacalisti - per chiarire la situazione ed, eventualmente, fermare uno smantellamento in corso e tutelare un patrimonio che moralmente è da ritenersi proprietà del territorio e dei cittadini, che a suo tempo lo hanno finanziato".

Per la Cgil sarebbe un colpo pesante alle speranze di ripresa produttiva dei lavoratori, licenziati alcuni mesi fa, ma che ancora confidano nella ripresa produttiva. "Gli impianti - è scritto nella nota - sono nati con i denari pubblici e riteniamo debbano essere mantenuti integri per una eventuale ripartenza a cura dell'attuale proprietà o messi a disposizione di altre imprese".

Lo smantellamento riguarda in particolare lo sventramento del rame dalle sezioni dove si produceva l'acido tereftalico (materia prima per il Pet) e della Polimerizzazione, un moderno impianto, ristrutturato con 100 milioni di Euro nel 2007, di cui 36 di denaro pubblico.
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