O i volatili o gli agricoltori, che patiscono danni sempre più consistenti alle colture, devastate dagli uccelli sempre più spregiudicati. A Samassi per contrastare le cornacchie scendono in campo i barracelli.

"Le cornacchie invadano sempre di più le campagne. Non hanno ormai paura di nulla: si sentono quasi intoccabili", dice Olindo Pittau, il capitano delle divise verdi di Samassi che hanno stretto un patto con la Assl e Provincia (Ufficio protezione fauna selvatica e caccia) per il "programma di abbattimento controllato delle cornacchie".

In pericolo la selvaggina (nidi di pernici o quaglie, conigli e lepri) ma soprattutto angurie, meloni, pomodori, lattughe, i "menu" preferiti delle cornacchie.

I barracelli hanno frequentato un corso di formazione per l'abbattimento degli animali.

Dalle tecniche di cattura, con speciali gabbie, alla consegna dei capi catturati alla Assl, e da qui all'Istituto Zooprofilatico di Sassari per le analisi. "Tutto avviene nel rispetto di un particolare, rigido, protocollo".

Ignazio Pillosu
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