Questa notizia riporta quanto diramato dai Carabinieri di Guspini martedì 19 giugno u.s.

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Tre porzioni di area all'interno di un'azienda di Guspini, con superficie pari a circa 10mila metri quadrati, sono state messe sotto sequestro preventivo a seguito di una serie di verifiche sui reati ambientali.

I carabinieri di Guspini, insieme al personale del Noe di Cagliari e col supporto di un elicottero dell'11esimo Elinucleo di Elmas, hanno effettuato un'ispezione nell'ambito dei controlli sulla salvaguardia di ambiente e salute pubblica.

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La zona controllata è quella dello stabilimento Ceramica Mediterranea Spa. Le attività hanno portato al ritrovamento di circa 5mila metri cubi di rifiuti speciali pericolosi, non di derivazione industriale.

L'amministratore unico dell'azienda è stato denunciato per "gestione non autorizzata di rifiuti speciali pericolosi e non" e "realizzazione e gestione di discarica di rifiuti speciali pericolosi e non, in assenza di autorizzazione".

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Fanghi altamente inquinanti
Fanghi altamente inquinanti
Fanghi altamente inquinanti

(Unioneonline/s.s.)

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA REPLICA DELL'AZIENDA:

"A nome e per conto del legale rappresentante di Ceramica Mediterranea Spa", l'avvocato Marco Ferraresi scrive:

"Nessun 'rifiuto speciale pericoloso non di derivazione industriale' è stato sequestrato presso la Cer-Med, ma invece, molto più normalmente, scarti di produzione propria;

Di tale materiale, i rifiuti sequestrati sono per la maggior parte in deposito temporaneo ed in attesa di essere smaltiti, come è naturale che avvenga per ogni ciclo di produzione; per la parte restante, si tratta di residui di produzione, destinati alla riutilizzazione nel processo produttivo;

I rifiuti pericolosi non assommano a 5.000 metri cubi: come può leggersi nel verbale di sequestro, tale stima quantitativa si riferisce a 'scarti di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali da costruzione (sottoposti a trattamento termico CER 101208 rifiuto speciale non pericoloso)' anch'essi destinati alla riutilizzazione nel processo produttivo;

Ceramica Mediterranea desidera precisare che nessun pericolo di inquinamento poteva, né può derivare dal materiale in sequestro, e che essa si adopera da anni per instaurare un ciclo produttivo virtuoso nel quale la gran parte degli scarti produttivi vengono reimpiegati per conseguire il minimo impatto ambientale".
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