Il servizio di raccolta a Serramanna è sospeso di fatto da mesi, e il contenitore per la raccolta degli abiti usati è diventato una discarica. Il quadretto, a due passi dalla stazione ferroviaria, è poco edificante e lo stato di abbandono è reso ancora più deprimente dal particolare che vede certe persone, in condizione di disagio economico, aprire i bustoni contenenti il vestiario per scegliere qualche capo da indossare.

La discarica come una mortificante boutique della disperazione, denunciata dai residenti che osservano il triste spettacolo di quanti abbandonano le buste con gli abiti usati nonostante il servizio di ritiro sia interrotto da mesi.

"È una situazione vergognosa", denuncia Gigi Deidda, residente in via Ungheria. Chi butta, in questo caso vestiario usato, e chi raccoglie. Non è una virtuosa equazione in chiave riciclo e riuso, ma il manifesto del grave corto circuito socio economico.
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