Grossi carichi di cocaina ed eroina preparati in Lombardia e spediti a Cagliari per poi finire anche in Ogliastra e Sarrabus per un giro d'affari da quasi sette milioni di euro nel giro di sette mesi.

L'organizzazione criminale messa i piedi da Luca (44 anni) e Pino Arzu (59), con base ad Arzana, con il coinvolgimento del cagliaritano Massimiliano Coiana (42), è stata sgominata stamattina nel blitz della Squadra Mobile che ha eseguito sei ordinanze di custodia cautelare in carcere.

Da sinistra Davide Carboni (vice dirigente Mobile), Marco Basile (dirigente Mobile) e Veronica Madau (portavoce Questura)
Da sinistra Davide Carboni (vice dirigente Mobile), Marco Basile (dirigente Mobile) e Veronica Madau (portavoce Questura)
Da sinistra Davide Carboni (vice dirigente Mobile), Marco Basile (dirigente Mobile) e Veronica Madau (portavoce Questura)

Nell'operazione, coordinata dal dirigente Marco Basile e dal vice Davide Carboni, sono finiti in cella anche Giovanni Bretti (40, di Limbiate, Monza e Brianza), Giovanni Arena (40, di Arosio nel Comasco) e Armando Ndoja (54, albanese residente a Paderno Dugnano, nel Milanese).

Il gruppo, come ricostruito nelle indagini avviate nel 2015, acquistava i carichi di droga dall'Albania (nell'inchiesta sono coinvolti altri cittadini albanesi attualmente ricercati).

Da sx in alto: Arzu Luca, Coiana, Ndoja; (dal basso) Arzu Pino, Arena, Bretti
Da sx in alto: Arzu Luca, Coiana, Ndoja; (dal basso) Arzu Pino, Arena, Bretti
Da sx in alto: Arzu Luca, Coiana, Ndoja; (dal basso) Arzu Pino, Arena, Bretti

Eroina e cocaina venivano spedite tramite corrieri nel Milanese e successivamente in Sardegna. Il tutto grazie alle conoscenze del gruppo formato da albanesi, calabresi e sardi.

I principali referenti, e finanziatori, nell'Isola secondo le accuse erano i due fratelli Arzu insieme ad Arena e Bretti. Del mercato cagliaritano si occupava Coiana: la droga finiva così nelle piazze di spaccio di San Michele, Is Mirrionis e della Marina.

L'operazione è stata ribattezzata Gran Turismo: parola d'ordine utilizzata per arrivare ai corrieri (sconosciuti agli acquirenti finali) e concludere la consegna dei carichi.

Cinque i traffici ricostruiti dagli investigatori per circa 25 chili di cocaina ed eroina. In un caso, il 24 ottobre 2015, a Muravera erano stati arrestati Arena e due corrieri, un albanese e un lituano.

Le indagini sono state complicate. I componenti utilizzavano telefoni cellulari per quattro giorni, poi li cambiavano. E per comunicare scambiavano solo sms. L'eroina veniva chiamata "banana". Le ordinanze sono state eseguite stamattina all'alba. Luca Arzu e Arena erano già detenuti in carcere per precedenti episodi.

L'INTERVISTA AL DIRIGENTE DELLA MOBILE DI CAGLIARI:

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