È stato condannato a quattro anni con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici Lussurio Demuru, vigile urbano in pensione di Noragugume, accusato di concussione.

La vicenda risale al 2009: Demuru (difeso dall'avvocato Luigi Esposito), con indosso la sua divisa da vigile, avrebbe costretto Giancarlo Pisanu (parte civile con l'avvocato Rosaria Manconi) a rinunciare alla casa che gli era stata assegnata e che, nelle intenzioni del vigile, sarebbe poi dovuta andare a una sua nipote.

Pisanu inizialmente rinunciò all'alloggio, poi cambiò idea e a quel punto il vigile minacciò di denunciare il figlio di Pisanu perché risiedeva in una casa diversa rispetto a quella in cui risultava domiciliato negli uffici comunali (e così avrebbe rischiato di perdere la sua occupazione come lavoratore socialmente utile).

Il pubblico ministero Andrea Chelo aveva chiesto una condanna a 5 anni mentre il difensore aveva respinto le accuse, sostenendo che non si ravvisava il reato di concussione; la parte civile invece aveva ricordato anche tutti gli atti intimidatori subiti da Pisanu dopo che cercò di far valere i propri diritti.

Il collegio dei giudici (presieduto da Carla Altieri, a latere Francesco Mameli e Elisa Marras) ha deciso di condannare Demuru a quattro anni, con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, al pagamento delle spese processuali e risarcimento danni.
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