Sembra inarrestabile il fenomeno della pesca abusiva dei ricci di mare.

Gli agenti della Base navale del Corpo forestale di Sant'Antioco, dopo un controllo, hanno effettuato un sequestro a carico di un pescatore sportivo che, non limitandosi al prelievo consentito di cinquanta ricci, è stato trovato con un bottino di 389 esemplari.

Il fatto è avvenuto poco distante da Punta S'Aliga, una zona di particolare pregio naturalistico dove, gli agenti intervenuti dal mare, hanno interrotto l'attività del pescatore, a cui è stata inflitta una sanzione di mille euro.

I ricci, dopo il sequestro, sono stati rigettati in mare.

Sempre a Portoscuso, i forestali della Base navale, hanno sequestrato una rete per la pesca lunga millecinquecento metri, posizionata abusivamente da ignoti.

Nonostante il continuo pattugliamento, controllo delle coste e i numerosi appelli per la tutela del mare, le coste del Sulcis continuano a essere depredate, creando danni irreparabili per alcune specie ormai a rischio di estinzione.
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