Altro non vuole che poter ritornare al suo lavoro. Tanto meno essere un "peso morto" per la società e un "peso" per i familiari.

Il suo unico desiderio, dopo una brutta caduta dalla moto, che l'ha costretto in carrozzina dallo scorso agosto, è quello di poter continuare la fisioterapia presso il Santa Maria Bambina di Oristano, uno dei centri di eccellenza in Sardegna per la riabilitazione post traumatica.

Ma per la Asl 7 di Carbonia Christian Fai, sfortunato centauro rimasto vittima di un grave incidente il 20 agosto durante un motoraduno a Torregrande, non ha più l'autorizzazione per restare nel centro di Oristano.

Da qui il suo accorato appello, lanciato con una lettera a L'Unione Sarda e attraverso Facebook, affinché l'azienda sanitaria, che gli ha già prescritto la riabilitazione a domicilio, possa esaminare il suo caso e concedergli di proseguire le terapie nel centro oristanese, vista l'impossibilità di svolgerla nella sua abitazione, piena di barriere architettoniche, e dove vive con il padre ottantunenne, peraltro ora ricoverato in un ospedale di Cagliari.

Una richiesta che, come confermato dall'azienda sanitaria, verrà esaminata presto così da poter trovare la soluzione migliore.

L'appello social
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