Il comitato "Non Bruciamoci il Futuro" chiede la convocazione di una assemblea pubblica, aperta a tutti i cittadini dei paesi del Marghine, dopo la diffida della Provincia alla Tossilo Spa, che gestisce gli impianti di trattamento dei rifiuti.

"La violazione delle prescrizioni Aia e criticità rilevate dall'Arpas di Oristano, con diffida della Provincia alla Tossilo Spa, confermano la fondatezza delle preoccupazioni del territorio sulla salute -, è scritto in un comunicato di "Non Bruciamoci il Futuro" -. Emerge, un quadro inquietante sullo stato di gestione degli impianti di trattamento e stoccaggio dei rifiuti solidi urbani in capo alla Tossilo Spa e al Consorzio industriale in liquidazione di Macomer. Sono numerose e gravi le violazioni all'Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) e altrettanto numerose le criticità ambientali segnalate, tanto da porre seri dubbi sulla capacità gestionale della struttura a cui è demandata la conduzione degli impianti".

Il comitato mette in evidenza la situazione gestionale, che definisce disastrosa, della Tossilo Spa e del Consorzio Industriale, in liquidazione dal 2008. "Alla grave situazione che contraddistingue la cattiva gestione degli impianti di Tossilo -, prosegue il comunicato -, corrisponde un colpevole silenzio da parte delle amministrazioni locali del territorio e della Regione. Vengono meno compiti e doveri assegnati alle istituzioni relativi alla tutela della salute dei cittadini e della salubrità del territorio e alla corretta e trasparente gestione del sistema di trattamento dei rifiuti, anche alla luce di ciò che la stessa diffida della Provincia di Nuoro".

Da qui la richiesta di una assemblea pubblica.
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