Il Comune di Oristano finisce in tribunale per un contenzioso legale tradue cittadini.

La vicenda inizia nel 2009 ed è legata alla vendita di un terreno nella zona di Sa Rodia.

Un cittadino vende un terreno con regolare autorizzazione edilizia concessa dal Comune. L'iter va avanti e viene perfezionato solo dopo l'approvazione del Piano paesaggistico regionale.

Un fatto fondamentale per la vicenda perché il Ppr vincola anche quell'area che di fatto non risulta più edificabile.

A quel punto gli inquirenti si sentono truffati perché avevano pagato per avere un terreno su cui era possibile costruire.

E inizia così una battaglia legale chiusa un mese fa davanti al Tribunale civile con l'annullamento del contratto di vendita e la condanna della venditrice alla restituzione del denaro e del Comune per il risarcimento del danno e le spese di lite.

L'amministrazione, però, vista la relazione dell'avvocato Gianna Caccavale, ha deciso di presentare ricorso sostenendo che l'autorizzazione edilizia era assolutamente legittima nel momento in cui era stata concessa.

L'ultima parola spetta ai giudici della corte d'Appello, l'udienza è fissata per l'11 novembre.
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