Un centinaio di pastori, che operano nell'area di Bonifica della Media Valle del Tirso, sono in rivolta contro una pesante tassa che pagano da anni per un servizio che non c'è.

Sono gli allevatori che operano nell'area del Consorzio tra Ottana e Noragugume, in gran parte provenienti dei paesi della Barbagia.

Pagano le bollette per la gestione dell'impianto di irrigazione, che non ha mai funzionato e da circa vent'anni è pressoché inutilizzabile.

I pastori si sono incontrati a Noragugume, decisi a non pagare più il pesante balzello, rivolgendosi al Tar.

Ogni anno per ciascun ettaro pagano una quota fissa di 64 euro, più spese di gestione. Considerando che il minimo utilizzato dai pastori è di cento ettari, per un massimo che va oltre anche i mille ettari, per le aziende agro pastorali è diventato un pesante balzello che, mediamente si aggira attorno ai 6mila euro l'anno pro capite.

Si tratta di circa 7 mila ettari di terra, che agli inizi degli anni Ottanta erano stati interessati da un intervento di irrigazione.

L'area utilizzata però è minima, e vi operano aziende agro pastorali di Noragugume, Ottana, Sarule, Sedilo, Fonni e Gavoi.

Di fatto da anni pagano per una bonifica che non è mai stata realizzata.

I I pastori si sono dati appuntamento per il prossimo 13 di novembre a Noragugume, per formulare assieme ai loro avvocati il ricorso al Tar.
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