Il centro per il rimpatrio nell'ex carcere di Macomer si deve fare.

A sostenerlo è il gruppo della maggioranza consiliare Democrazia e Partecipazione, che si schiera con le posizioni del sindaco Antonio Succu.

"Odio e xenofobia aleggiano nella nostra comunità. Parlare di Centro di Permanenza e Rimpatrio e Sprar è trattare l'argomento migranti con due approcci in apparenza differenti tra loro, ma in realtà complementari e costituenti le due facce della stessa medaglia - scrivono in un documento - Da un lato lo Sprar con il suo senso di civiltà e solidarietà che risponde al dovere di accogliere e di farlo nella maniera più dignitosa, dall'altra il CPR che servirà a combattere l'illegalità e la clandestinità".

Proprio sul Cpr nell'ex carcere, il gruppo di maggioranza scrive: "Il sindaco e l'amministrazione comunale in tutti i tavoli istituzionali hanno dettato precise condizioni, orientate sia al rispetto della dignità umana che alla sicurezza della popolazione".

E sulle polemiche in atto: "Non possiamo e non vogliamo minimamente pensare che la nostra comunità sia rappresentata in futuro da soggetti poveri di sentimenti e di idee, che pongono l'odio razziale alla base del loro programma elettorale. L'amministrazione da noi sostenuta ha sin da subito trattato l'argomento con la giusta delicatezza e riteniamo che chiunque si proponga come futuro amministratore debba fare altrettanto e non fomentare odio nella comunità. E tutto ciò non significa mettere da parte nessuno cittadino macomerese ma anzi significa coinvolgerli in un grande progetto di civiltà che lascerà un segno positivo nella nostra comunità".

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