Operazione dei carabinieri di Paola, in provincia di Cosenza, contro il lavoro in nero.

Due le persone arrestate. Si tratta di due fratelli di 48 e 41 anni, accusati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

Secondo gli investigatori, coordinati dal procuratore Pierpaolo Bruni, avrebbero agito da "caporali", per reclutare braccianti da impiegare nei campi, senza contratto.

Alle "selezioni", che avvenivano in mezzo alla strada, si presentavano aspiranti lavoranti originari della Romania oppure rifugiati ospitati nei centri d'accoglienza della zona, provenienti da alcuni Paesi africani.

Le paghe, hanno scoperto gli inquirenti, erano stabilite in base al colore della pelle: i bianchi percepivano 35 euro al giorno, i braccianti di colore 10 euro in meno.

Per questo i due arrestati risponderanno anche dell'aggravante della discriminazione razziale.

(Redazione Online/l.f.)
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