Castiadas e Muravera non giocheranno neppure oggi.

Un inizio davvero assurdo per le maggiori squadre del Sarrabus con la gran confusione legata ai ripescaggi, alle sentenze che hanno ribaltato altre sentenze, a momenti di gioia, di quasi certezza, a forte delusioni in casa Muravera.

E col Castiadas che non gioca in Coppa dopo essere stata abbinata proprio ai cugini che speravano nella D.

Una storia davvero assurda, iniziata quando ai vertici del calcio italiano si è deciso di dare un taglio nei tre giorni della Serie C, con conseguenti meno ripescaggi dalla Serie D.

Un gran pasticcio, poi, col Messina retrocesso dalla C alla D per presunte irregolarità.

Con la Vibonese, riportata in C con sentenza del Collegio di garanzia del Coni, senza però che la Lega Pro ne abbia preso atto, presentato poi un ricorso, assieme alla Figc che verrà discusso il 15 settembre a Roma.

Nel contempo, è spuntato il caso Romanese, squadra lombarda pescata in Serie D a gironi fatti e col Muravera sempre ad attendere.

Una pessima storia di questo calcio.

Perché tanto caos non è stato risolto prima dell'inizio dei campionati?

È questa la domanda dei tifosi che così continuano a disertare gli stadi.

Così al 10 settembre, con la stagione iniziata da due settimane, non si sa ancora se il Muravera giocherà in D o in Eccellenza.

Così il Castiadas resta fermo per la seconda domenica consecutiva mentre tutte le sue avversarie di Eccellenza sono impegnate in Coppa, preparando al meglio l'inizio del campionato.

Venerdì il Muravera conoscerà finalmente il suo destino.

Se la Vibonese resterà in C, potrebbe - ma bisogna aggiungerlo, potrebbe - essere ripescato in D.

In caso contrario sarà Eccellenza con una squadra in parte ancora da costruire.

E con un ambiente fortissimamente deluso da una storia d'estate davvero tutta assurda.

Il presidente Roberto Plaisant, appena nominato alla massima carica, alza le braccia. "Non so cosa pensare. O meglio, è meglio che stia zitto. Se questo è il calcio...".
© Riproduzione riservata