Operazione in grande stile, messa a punto dalla polizia di Stato di Nuoro.

La squadra mobile ha arrestato dieci persone per ordine della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari.

Il centro delle attività che vengono contestate loro, e che vanno dalla tratta di esseri umani all'immigrazione clandestina e lo sfruttamento della prostituzione, è stato individuato nella città di Torino, dove gli arrestati potevano contare su una donna, Ifeoma Uwabor, soprannominata "Precious".

Sarebbe stata lei a tenere le fila della "tratta", facendo da tramite tra i trafficanti in Libia e Nigeria e i connazionali in Italia e in vari Paesi europei, tra cui Austria, Francia, Belgio, Bulgaria, Germania, Inghilterra.

Le donne venivano reclutate in Nigeria con l'inganno di una falsa promessa di lavoro. Trasportate lungo le coste libiche, erano poi rinchiuse in "campi profughi" improvvisati vicino a Sebha, in Libia, gestiti dai trafficanti locali.

Qui rimanevano prigioniere per alcuni mesi subendo violenze di vario tipo, in attesa di essere caricate su barconi di fortuna diretti in Italia.

Spesso erano rapite e vendute ad altri gruppi e liberate solo dopo il pagamento di riscatto.

Arrivate in Italia, le ragazze venivano fatte scappare dai centri di accoglienza che le avevano prese in carico per essere trasportate a Torino in appartamenti sotto il controllo dell'organizzazione criminale, dopo essere state vittime anche di riti voodoo imbastiti dagli stessi trafficanti.

Per liberarsi dalla condizione di schiavitù, inoltre, erano costrette a prostituirsi fino al completo pagamento del debito contratto per arrivare Italia, che poteva raggiungere anche i 30mila euro, soldi che venivano rigirati in Nigeria, attraverso - questa la tesi degli investigatori - la connivenza di alcuni gestori di un money transfer di Torino.

(Redazione Online/m.c.)
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