Dovranno essere sottoposti a "Valutazione di impatto ambientale" i lavori di ampliamento che la Rwm Italia spa intende realizzare nel proprio stabilimento di Matt'e Conti, a Domusnovas.

Con il parere espresso alcuni giorni fa per la realizzazione del nuovo campo prove R140 (dove verranno effettuati test di scoppio) e la conversione di alcuni reparti, il Servizio delle valutazioni ambientali (Sva) dell'assessorato all'Ambiente ha avallato quanto già indicato dalla Provincia del Sud Sardegna.

Si tratta di un provvedimento che, in pratica, sconfessa quanto sostenuto finora dall'azienda domusnovese. La Rwm, infatti, aveva inoltrato istanza al Suap (Sportello unico per le attività produttive) accingendosi ad una procedura di verifica più snella.

L'AZIENDA - La fabbrica sostiene infatti che "nello stabilimento non si producono esplosivi ma si immagazzinano e manipolano tramite processi fisici materiali esplodenti acquistati da altri produttori e introdotti in testate da guerra di vario tipo" e che dunque "nessuna delle opere di modifica previste rientra in quelle da sottoporre a Via".

I CONTROLLI - Il Servizio di valutazioni ambientali della Regione, pur ammettendo che l'impianto non sia più classificabile come industria chimica di produzione di esplosivi ha previsto però la procedura di verifica di Via. Secondo l'ufficio regionale "l'intervento è ascrivibile alla categoria di opere 'impianti per il recupero o la distruzione di sostanze esplosive'. Di conseguenza dovrà essere presentata specifica istanza di verifica secondo quanto stabilito dalla normativa".

Il rimando è alle complesse disposizioni previste per gli stabilimenti chimici Ippc in possesso di Autorizzazione integrata ambientale (cioè il caso della Rwm).

Per questi impianti gli ampliamenti in questione configurano una "modifica sostanziale" dell'assetto dello stabilimento (e dunque della stessa autorizzazione posseduta) che deve passare per obblighi di sicurezza attraverso una procedura di Via.

GLI AMBIENTALISTI - La pronuncia dello Sva offre la possibilità a cittadini e associazioni di presentare memorie ed osservazioni.

Non nasconde il compiacimento l'associazione Sardegna Pulita che oltre a contestare sul profilo etico il commercio di esplosivi prodotti a Domusnovas, si era da subito appellata agli enti preposti (sulla base del lavoro di ricerca del geofisico Marco Manca, consulente dell'associazione), chiedendo quel che ora viene sancito dallo Sva: "Non ci eravamo sbagliati - sostiene il responsabile Angelo Cremone - e ora presenteremo tutte le osservazioni. Forse senza la nostra perseveranza e la mobilitazione delle persone a Iglesias (dove è stato creato recentemente il Comitato Riconversione Rwm) e non solo, la fabbrica avrebbe ottenuto facilmente l'autorizzazione che voleva".

IL SINDACATO - Chi non concorda con i dubbi espressi da Sardegna Pulita è la Femca Cisl, unica sigla sindacale insieme alla Filctem Cgil a comporre la Rsu aziendale (le cui votazioni per il rinnovo si terranno dal 17 al 19 luglio): "Crediamo in questa azienda e ben vengano nuovi controlli anche se siamo sicuri che tutto si svolge nel rispetto della normativa. Quella che però si sta attuando è una grossa strumentalizzazione. Rigettiamo ogni ipotesi di riconversione: la fabbrica è nata per una produzione precisa e, piaccia o meno, quella deve portare avanti. A seguire fino in fondo discorsi e dettami etici si finirebbe per non fare nulla invece questo territorio ha un immenso bisogno di lavoro".

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