È in corso a Muravera, in piazza Europa, la mattinata in difesa dell'ospedale San Marcellino.

Presenti i sindaci e gli altri amministratori comunali del Sarrabus-Gerrei, i parroci di diversi paesi della zona, le associazioni di volontariato e di difesa del complesso sanitario e tanti cittadini.

I Consigli comunali si sono riuniti per dire "no" al piano di ridimensionamento di un ospedale come quello di Muravera che ha una importanza strategica per il territorio durante tutto l'anno, non solo durante l'estate quando la zona viene popolata da decine di migliaia di turisti e villeggianti.

"Il nostro ospedale non solo non va smatentallato, ma va anche adeguato alle necessità di un territorio vasto come il nostro", ha spiegato il sindaco di Burcei Marco Falchi. "Cagliari è lontano anche a causa delle strade, qui è in gioco la sicurezza di chi ci abita".

La riorganizzazione del sistema sanitario regionale insomma nel Sarrabus non convince nessuno, indipendentemente dalla viabilità del territorio.

I tempi di percorrenza da Muravera al pronto soccorso più vicino superano i 60 minuti e nei periodi estivi, durante i quali la strada statale 125 e le vie d'accesso alla città sono congestionate per il traffico verso le località turistiche, superano abbondantemente i 90 minuti.

Ancora più lunghi i tempi di percorrenza partendo dai paesi del Gerrei su strade inadeguate e tortuose.

"A questo si aggiunga la vergogna della Statale 554 che attualmente impone ai mezzi di soccorso di affrontare veri e propri viaggi della speranza", hanno aggiunto gli gli amministratori locali. "L'elisoccorso, inoltre, non può rappresentare una soluzione per il trasferimento dei pazienti in emergenza-urgenza: sarebbe un servizio troppo condizionato dalle variabili atmosferiche, in aree spesso sotto allerta meteo per il forte vento, e ancor più limitato, se non precluso, in orari notturni. Si chiede solo una cosa: un presidio ospedaliero di base indispensabile per la sopravvivenza del Sarrabus Gerrei".
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