"Il Viminale rimetta in discussione la scelta di dislocare un CPR (centro regionale permanente per rimpatri di immigrati, ndr) nell'ex carcere: Iglesias compie già un notevole sforzo per l'integrazione dei migranti, ospitati in diverse strutture".

A rivolgersi a Marco Minniti, ministro dell'Interno, è il sindaco Emilio Gariazzo, con una lettera inviata - per conoscenza - anche al presidente della Regione.

Gariazzo fa riferimento ai progetti già avviati in città, quali l'accoglienza dei minori non accompagnati, lo SPRAR (gestito da Casa Emmaus) e il CAS, centro di accoglienza straordinario.

"La nostra amministrazione, da sempre, ha ritenuto doveroso contribuire con un impegno diretto all'azione di accoglienza dei migranti, nello spirito di integrazione e solidarietà", spiega, tanto che il Comune aveva pensato persino di estendere il proprio impegno, con un progetto finalizzato all'accoglienza e all'integrazione attraverso l'utilizzo dell'istituto di riposo Casa Serena, una volta che saranno trasferiti gli anziani nell'altra struttura comunale in ristrutturazione.

"Ma è chiaro - dicono Emilio Gariazzo e l'assessore Pietro Serio, che si sta occupando del settore migranti - che se il ministero persiste con il CPR, non saremo più in grado di portare avanti quel progetto per il quale avevamo interlocuzioni con la stessa Prefettura".

Gli amministratori di Iglesias rilevano anche l'imbarazzo provocato dalla diffusione - da parte del ministero - delle informazioni relative all'individuazione del carcere, senza che la stessa amministrazione ("impegnata in un faticoso lavoro di coinvolgimento della comunità cittadina") fosse stata coinvolta, né informata preventivamente. "Ciò ha offerto il fianco a chi vuole strumentalizzare questi eventi".
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