"Il rapporto di lavoro è prima di tutto un rapporto di fiducia. È per questo che lo si trova di più giocando a calcetto che mandando in giro dei curriculum".

Lo ha detto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti durante un incontro con gli studenti di un istituto tecnico professionale di Bologna.

Parole che hanno scatenato una pioggia di critiche sui social. Polemiche a cui il ministro non è nuovo.

Tra i politici che si sono scagliati contro l'ultima uscita del ministro, il 5 Stelle Alessandro Di Battista, che ha cinguettato provocatoriamente: "Anche Buzzi giocava a calcetto?".

All'attacco anche il leader leghista Matteo Salvini, che ha definito "sciagurato" il ministro e ha chiesto le sue dimissioni.

Sulla frase ha ironizzato anche Arturo Scotto del nuovo Movimento dei Democratici e Progressisti, che ha proseguito il paragone calcistico per criticare il ministro: "Caro Poletti, il lavoro non si conquista con il calcetto, anche perché tu da ministro non hai dimostrato di essere Maradona".

Non si è fatta attendere la replica di Poletti: "Voglio chiarire che non ho mai sminuito il valore del curriculum e della sua utilità. Ho sottolineato l'importanza di un rapporto di fiducia che può nascere e svilupparsi anche al di fuori del contesto scolastico", ha affermato.

"Vedo che si stanno strumentalizzando alcune frasi che ho pronunciato in occasione di un incontro con gli studenti per parlare di alternanza scuola-lavoro e che gli studenti hanno compreso e condiviso nel loro significato", ha poi concluso.
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