Primo faccia a faccia, oggi a Washington, tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente Usa Donald Trump.

Tanti i temi sul tavolo, in un incontro cordiale solo in apparenza e caratterizzato, invece, da momenti di tensione e disaccordo.

Merkel, accompagnata nel viaggio dai rappresentanti dei maggiori gruppi imprenditoriali della Germania, ha innanzitutto posto l'accento sugli interessi degli investitori tedeschi negli Usa, minacciati dalle politiche protezioniste del neopresidente.

"Non credo nelle politiche isolazioniste, ma credo in una politica di commercio equo e negli ultimi anni gli Stati Uniti sono stati trattati in modo ingiusto", ha replicato il numero uno di Washington.

Divergenze anche sui migranti. "L'immigrazione è un privilegio non un diritto e la sicurezza dei nostri cittadini deve venire sempre per prima", ha detto Trump, lanciando implicitamente una stoccata alla Germania, in prima fila in Europa sull'accoglianza di profughi e rifugiati.

Quindi, il futuro della Nato, con la Merkel che ha presentato l'aumento di spesa militare tedesca previsto nel bilancio 2018, provvedimento più volte sollecitato dal presidente degli Stati Uniti.

"Ho ribadito a Merkel l'impegno inossidabile degli Usa per la Nato - ha detto a tal proposito il magnate - ma anche la necessità che gli altri membri della Nato contribuiscano con la giusta quota alle spese di difesa".

L'incontro è stato caratterizzato anche da un momento di imbarazzo, sottolineato dalla stampa Usa:

nello Studio ovale un fotografo ha sollecitato una stretta di mano tra i due leader a favore di obiettivo, ma Trump si sarebbe tirato indietro.

Una stretta di mano, fugace, era stata invece immortalata in precedenza, all'arrivo della cancelliera alla Casa Bianca.

Sia come sia, i due hanno stemperato. "Come avevo già detto, sono convinta che è meglio parlarsi l'uno con l'altro piuttosto che parlare gli uni degli altri", ha riassunto la Merkel.

"Quello appena terminato è stato un incontro assai produttivo", la chiosa di Trump.
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