Il partito del premier Mark Rutte (Vvd, liberal democratico) vince le elezioni politiche in Olanda. Il dato si consolida in nottata e trova conferma quando sono scrutinati il 93 per cento dei seggi.

Il nazionalista Geert Wilders non sfonda e l'Europa può (per ora) tirare un sospiro di sollievo. Se questo terremoto populista è stato arginato, restano infatti aperti i capitoli delle altre elezioni previste quest'anno nell'Unione europea, in Francia e Germania.

La vittoria è unque del premier liberale Rutte e del suo partito Vvd, che ha sinora guidato una coalizione con i laburisti del Pvda.

Rutte ha ottenuto, mentre mancano ancora i risultati ufficiali, 33 seggi, perdendone 8 rispetto ai 41 delle elezioni del settembre 2012. Secondo analisti citati dai media locali, all'origine del calo del suo partito ci sarebbe l'impopolarità legata alle misure d'austerità imposte negli ultimi anni.

Segue il Partito per la libertà (Pvv) del leader anti-islam e anti-Ue Wilders, con 20 seggi, in aumento di quattro rispetto alle elezioni precedenti. Alla pari con Wilders altri due partiti, i cristiano democratici del partito Cda e i Democratici 66 (D66), che crescono rispettivamente di sei e sette seggi.
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