Arrivato dalla Sardegna a Biella per lavorare, era stato vittima di una truffa e ora l'autore del raggiro è stato condannato a 15 mesi di carcere.

La vicenda, come racconta la stampa locale, inizia dieci anni fa, quando un 39enne di Carbonia va in Piemonte per cercare un'occupazione: risponde a un annuncio in cui si offre un posto per verniciatore di moto da competizione.

Il disoccupato entra così in contatto con Roberto Tricomi, 64 anni, che lo porta a vedere alcuni circuiti per convincerlo di essere noto in quell'ambiente.

Il sardo decide quindi di entrare in società con l'uomo e con il figlio di 45 anni: affittano un capannone, aprono un conto corrente, ottengono bancomat, carta di credito e libretto di assegni.

La società però alla fine non ha successo, ma i soldi spariscono e inutili si rivelano i tentativi del 39enne di rintracciare gli ex soci.

Torna quindi in Sardegna dopo aver presentato regolare denuncia.

Ieri l'ultimo capitolo in tribunale, dove Tricomi è stato condannato a 15 mesi di reclusione e al pagamento di 600 euro di multa, mentre per il figlio è intervenuta la prescrizione.
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