Cresce anche in Sardegna la pedopornografia on line e diventa sempre più preoccupante il fenomeno dell’adescamento di minori su internet e sui social.

È l'inquietante quadro che emerge dal resoconto dell'attività della Polizia Postale e delle Comunicazioni “Sardegna” per l’anno 2016.

Negli ultimi 12 mesi, nella nostra Isola, gli sceriffi del web hanno eseguito 17 perquisizioni legate a inchieste sullo scambio di materiale pedopornografico, arrestando 2 persone e denunciandone altre 14. Dodici invece i casi di adescamento di minori su cui è stata aperta un'indagine, che hanno portato alla denuncia di 6 persone.

Dei 971 siti internet monitorati ne sono stati individuati 59 a carattere pedopornografico, che sono quindi stati inseriti nella black list istituita dalla recente normativa

Inoltre sono stati segnalati 66 attacchi informatici nei confronti di infrastrutture pubbliche e private, che hanno portato alla denuncia di 4 persone.

Nel campo del financial cybercrime, gli agenti sardi hanno contribuito a scoprire e bloccare a livello nazionale truffe per 6 milioni e 673mila euro.

Nell’ambito dell’e-commerce sono stati segnalati 479 casi per un danno pari a 644mila euro: denunciate complessivamete 151 persone.

Sul fronte delle iniziative di sensibilizzazione, la nota campagna di prevenzione itinerante della Polizia Postale e delle Comunicazioni contro il cyberbullismo, “Una Vita da Social” ha fatto tappa anche in Sardegna fermandosi ad Iglesias, Macomer ed Alghero e verrà ripetuta in altri Comuni nel 2017.

Nel mese di dicembre, a Muravera, è infine andato in scena il cortometraggio “Cuori Connessi” riguardante il tema del bullismo a cui hanno partecipato circa 300 studenti.
© Riproduzione riservata