Turchia e Russia hanno raggiunto un accordo per il cessate il fuoco in Siria.

L'obiettivo è che la tregua inizi a mezzanotte.

Dopo giorni di intensi contatti diplomatici i leader dei due Paesi, Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan, hanno raggiunto un'intesa che ha l'obiettivo di estendere a tutto il territorio siriano la tregua già siglata per Aleppo.

L'intesa, che non riguarda le organizzazioni terroristiche come l'Isis, sarà ora sottoposta alle parti in conflitto.

In caso di successo della tregua, il mese prossimo il presidente siriano Bashar al Assad e l'opposizione daranno il via ai negoziati di pace ad Astana, in Kazakistan, con la mediazione di Turchia, Russia e Iran.

Tuttavia, "una transizione politica verso la pace che coinvolga il presidente Bashar al-Assad è impossibile - ha dichiarato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu - dato che l'opposizione non la accetterà mai".

La notizia dell'accordo, diffusa dalla stampa turca, non è stata né confermata né smentita dal Cremlino.

Intanto gli scontri vanno avanti.

Una serie di raid aerei, portati a termine da jet militari non identificati, ha causato la morte di 22 civili, tra i quali 10 bambini, nel villaggio di Hojna, sotto il controllo dell'Isis, nella Siria orientale.

Le vittime, spiega l'Osservatorio siriano per i diritti umani, appartengono a due famiglie.

E nel nord del Paese, 44 sospetti jihadisti sono stati "neutralizzati" nell'ambito dell'operazione "Scudo dell'Eufrate", lanciata dall'esercito turco, ad al-Bab.

Il termine "neutralizzati" viene usato dalle autorità turche per indicare che i miliziani sono stati uccisi o catturati.

LA RIPRESA DELLE RELAZIONI TRA RUSSIA E TURCHIA - VIDEO:

© Riproduzione riservata