Massimiliano Enis era già morto quando nell'appartamento di viale Marconi è scoppiato l'incendio.

Lo ha stabilito l'autopsia fatta nel pomeriggio dal medico legale Roberto Demontis sul corpo del 48enne trovato semi carbonizzato all'interno dell'appartamento al quarto piano di viale Marconi.

I risultati della perizia necroscopica, su disposizione del pm Maria Virginia Boi, aprono quindi altre ipotesi sulla fine dell'uomo.

Gli accertamenti necroscopici proseguiranno nei prossimi giorni con esami istologici e tossicologici, per accertare le esatte cause della morte.

Enis, dai primi accertamenti svolti dai carabinieri della compagnia coordinati dal maggiore Eugenio Fatone, viveva solo.

Unica compagnia i suoi tre gatti: due sono morti nell'incendio, uno si è salvato. Il micio è stato ritrovato dai vigili del fuoco: è stato "adottato" da alcune vicine e portato dal veterinario.

"Massimiliano", ha raccontato ieri mattina una inquilina del palazzo che praticamente ogni sera preparava la cena al 48enne, "si era trasferito qui circa sette anni fa, in affitto. Una persona sola: ha perso la madre molto tempo fa e non ha alcun parente o familiare".
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