Nuova udienza, questa mattina a Napoli, per la morte della piccola Fortuna Loffredo, la bimba di 6 anni violentata e uccisa al Parco Verde di Caivano nel giugno di due anni fa.

In aula c'era la mamma della bambina, Domenica Guardato, che oggi ha detto ai giudici di non credere che sua figlia fosse stata vittima di violenze sessuali perché "era una bimba che parlava, e non ha mai detto nulla né a me né ai parenti né a scuola"; sul banco degli imputati, Raimondo Caputo e Marianna Fabozzi, sua ex convivente, accusata di aver taciuto gli abusi commessi dall'uomo.

"Ogni volta che vengo qui non riesco a dormire - aveva detto Domenica - perché devo vedere gli assassini di mia figlia, perché per me sia Raimondo che Marianna sono gli assassini di Chicca. Però per fare giustizia per mia figlia sono pronta a tutto".

I SEGNI DEGLI ABUSI - Lo scorso 30 novembre era stato ascoltato il perito che aveva effettuato l'autopsia sul corpicino: quando è stata gettata da un'altezza di 10 metri, ha dichiarato, "Fortuna era viva e cosciente".

E oggi il ginecologo Giuseppe Saggese, consulente della Procura, ha aggiunto che sulla bimba c'erano lesioni interne che dimostrano gli abusi "cronici" subiti nel tempo, "da almeno un anno", ha spiegato.

IL RACCONTO DELL'AMICHETTA - In aula oggi anche la psicologa Rosa Cappelluccio, la quale ha ripercorso i colloqui avuti con l'amichetta del cuore di Fortuna: in un primo momento la bambina ha raccontato che Fortuna era entrata nella loro casa la mattina dell'omicidio, il 24 giugno 2014, poi aveva chiesto alla mamma "Ho fatto bene?", circostanza che indicherebbe una evidente manipolazione sul racconto da fornire.

Dopo essere stata allontanata dalla famiglia era stata riascoltata e aveva ammesso di aver visto la colluttazione tra la piccola vittima e Raimondo Caputo, dopo il rifiuto della prima di subire ancora abusi sessuali, e di essere stata lei stessa oggetto delle violenze da parte dell'uomo, che era anche il suo patrigno, ossia il compagno di sua madre.

Quest'ultima, quando la figlia le aveva detto di avere dolore, le aveva risposto: "Poi passa".

IL PADRE CACCIATO DALL'AULA - Pietro Loffredo, il papà della bimba uccisa, è stato allontanato dall'aula mentre era in corso la deposizione di Domenica Guardato, la mamma. Lui le ha urlato: "Bugiarda" mentre la donna raccontava del rapporto tra loro e di quello con la figlia.

"Quando è nata - ha detto la donna - diceva che la bambina non era sua figlia".
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