Nuovi importanti particolari sono emersi al processo per favoreggiamento della prostituzione e violenza sessuale che chiama sul banco degli imputati don Giovanni Usai, fondatore della comunità Il Samaritano di Arborea.

Questa mattina davanti al collegio dei giudici hanno sfilato numerosi testimoni e tra tanti sono emersi nuovi elementi. Qualcuno aveva visto don Giovani Usai un po' troppo allegro per via dell'alcol. Altri avevano sentito parlare di ragazze nigeriane che si prostituivano nella comunità di recupero anche per una sigaretta o per avere una ricarica telefonica.

E c'è chi ha parlato di un viavai di auto nelle vicinanze della struttura.

Sotto accusa nel processo anche il nigeriano Alphonsus Eze (difeso dall'avvocato Carlo Figus) e Gabriel Imasidou Osarhewinda. La persona offesa si è costituita parte civile con l'avvocato Francesca Ferrai, mentre don Usai è assistito dall'avvocato Anna Maria Uras. Il processo proseguirà il 19 gennaio.
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