Era stato condannato a 5 anni di carcere, con la sospensione della pena, per appropriazione indebita di fondi della società Kirovles.

Oggi la Corte suprema russa ha revocato la sentenza contro l'attivista di opposizione e blogger Alexei Navalny, nemico giurato di Vladimir Putin, una sorta di Julian Assange russo famoso per le sue campagne anti-corruzione.

Il caso che lo riguarda dovrà essere ora riesaminato dal tribunale distrettuale di Kirov, in Russia.

La Corte suprema ha iniziato a occuparsi del caso dopo la decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo, secondo la quale il diritto di Navalny ad avere un processo equo era stato violato.

Dal canto suo Navalny ha criticato la decisione della Corte suprema di rinviare il caso al tribunale distrettuale. "Non ho nessuna intenzione di andare a Kirov, questa decisione è stata presa per bloccare le mie indagini e la mia attività politica, oggi dovevo essere assolto".
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