La primavera leghista a Padova ha avuto vita breve. Ieri notte è caduta la giunta guidata dal primo cittadino Massimo Bitonci con la sottoscrizione delle dimissioni da parte 17 consiglieri davanti a un notaio.

La giunta è caduta, la guerra interna è finita. L'atto formale è stato sottoscritto da consiglieri di Pd, M5S, Forza Italia, Padova 2020, e altri che dai gruppi della maggioranza erano già passati al gruppo misto. Padova è la più grande città d'Italia governata dal Carroccio.

Ora arriverà un commissario prefettizio che traghetterà l'amministrazione fino a nuove elezioni.L'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il caso Saia: l'insofferenza dell'assessore alla Sicurezza, Maurizio Saia, in lotta aperta col comandante della polizia locale e un nutrito gruppo di consiglieri (anche di maggioranza), il contuinuo tira e molla suelle sue dimissioni, ha logorato quello che restava dell'appoggio a Bitonci.

IL PD - Questa mattina tutto il Pd compatto ha reagito. I senatori del partito democratico commentano su Twitter. Stefano Esposito scrive: "Salvini in gita a Firenze mentre a Padova cade giunta del suo pupillo. Lega parla tanto ma non sa nemmeno amministrare una città".

Francesca Puglisi: "Bitonci era il delfino di Salvini. Evidentemente non basta andare in Tv a urlare contro il Governo per governare bene una città". Conclude Salvatore Tomaselli: "Professano soluzioni in Tv e poi appena amministrano vengono commissariati come Bitonci a Padova. E a rimetterci sono i cittadini".

Sarcastico Emanuele Fiano anche in vista della manifestazione del No oggi a Firenze organizzare dal leader della Lega, Matteo Salvini. "A Matteo Salvini da Padova gli hanno chiesto di portare un bacione a Firenze. Nel cestino da viaggio gli hanno messo Bitonci #Legaflop", scrive su twitter il deputato.

GRILLO - Sul caso padova interveniene anche il Movimento 5 Stelle che dal blog di Grillo afferma: "Bitonci è caduto: qualche ora fa una parte della maggioranza e tutti i membri delle opposizioni si sono dimessi. Del sindaco leghista ricorderemo solo le imbarazzanti provocazioni, le battaglie anti-kebab e ebola, ma nessun risultato per la città. Il suo piano per la sicurezza è rimasto uno slogan, la sua battaglia contro il degrado mai iniziata".

E ancora: "Bitonci e la Lega hanno umiliato Padova e la sua immagine nel mondo. È ora di restituire dignità a questa città, di ridarle lo spessore culturale che l'ha resa grande. Per i cittadini questa è una liberazione e ora ci chiedono di cambiare. Noi siamo pronti".
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