"Stiamo monitorando la questione e come regola generale credo che vi sia un modo per rispettare i luoghi sacri dei nativi americani".

Il presidente degli Usa Barack Obama interviene sul contestato oleodotto militare in North Dakota, su un territorio caro ai pellerossa Sioux.

Il numero uno di Washington, alla luce delle veementi proteste delle ultime settimane (che hanno portato all'arresto di centinaia di persone), ha aperto alla possibilità di modifiche al progetto.

"Credo che proprio ora l'arma del genio dell'esercito stia valutando se ci siano modi per deviare il percorso", ha detto Obama in un'intervista a Now This.

"Il governo - ha aggiunto - aspetterà che nelle prossime settimane si concluda questo processo per determinare se la questione si possa o meno risolvere nel modo in cui io ritengo sia più rispettoso delle tradizioni dei primi americani".

Nel frattempo, attorno al cantiere non si placano le contestazioni: gruppi di attivisti pro-Sioux continuano a restare mobilitati in maniera permanente chiedendo lo stop alla costruzione.

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