Bagni chimici lontani dal palco e tantissimi ostacoli prima di arrivare all'ingresso della struttura.

Tutto si può dire, ma non che il Parco dei suoni di Riola Sardo, che quest'estate ha ospitato tantissimi concerti, sia in grado di accogliere chi è costretto a muoversi in carrozzina.

Chi denuncia la situazione in una lettera inviata al Comune è Alessandra Mele, moglie di un malato di Sla che ad agosto ha dovuto superare molte difficoltà per assistere al concerto di Cristiano De André.

«Non riesco a capire come si faccia a dare il permesso per determinati eventi senza rivolgere un briciolo di sensibilizzazione ai disabili - scrive la signora nella lettera -. Avevo chiesto di poter parcheggiare l'auto il più vicino possibile all'ingresso, visto lo sterrato in salita difficile da percorrere con la carrozzina, ma non mi è stato permesso. Una volta oltrepassata la biglietteria, con grandissima difficoltà visto il peso di mio marito, della carrozzina e del macchinario per la ventilazione assistita, non ho trovato una passerella agibile senza critiche pendenze. Senza parlare poi delle code infinite e della mancanza di un cartello con su scritto precedenza ai portatori di handicap».

Dal Comune di Riola Sardo arrivano subito le scuse. Chi parla è il sindaco Domenico Ari: «So bene anche io che per i disabili la struttura non è attrezzata come dovrebbe. Proprio in questo ore - conclude il sindaco - ho contattato la signora Mele scusandomi per i disagi ma soprattutto per invitarla nel mio ufficio. Mi piacerebbe capire assieme a lei come sarà possibile migliorare l'intera struttura».
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