Si avvicina la stagione dei cormorani che a ottobre invadono gli stagni dell'Oristanese mangiando chili e chili di pesce.

Ancora però non si sa nulla sull'abbattimento controllato degli uccelli, chiesto a gran voce dai pescatori per evitare di perdere quintali di pesce. Ecco perché la Coldiretti ha inviato una nota al commissario straordinario della Provincia Massimo Torrente per sollecitare il piano di contenimento dei cormorani già approvato dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.

Spettava poi alle province attivarsi abilitando, attraverso un corso di formazione, il personale competente a svolgere gli abbattimenti.

«Al commissario chiediamo di conoscere lo stato d'arte del provvedimento attuativo - afferma il direttore della Coldiretti di Oristano Giuseppe Casu -. È indispensabile che il piano di contenimento sia operativo entro ottobre, data in cui sopraggiunge la prima ondata di cormorani negli stagni. Solo in tal modo possiamo evitare le difficoltà e i danni dovuti al loro eccessivo numero e rasserenare anche la attività degli operatori, preoccupati per una nuova stagione di danni».

Secondo la Coldiretti in questi ultimi anni i cormorani sono aumentati in modo esponenziale, crescendo di oltre l'80% rispetto alle presenze consolidate con serie ripercussioni economiche. I danni diretti sono stimati in oltre 2.500.000 euro.
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