Si è concluso questa mattina lo sbarco dei 931 migranti, salvati nei giorni scorsi al largo delle coste libiche, giunti a Cagliari a bordo della nave "Dattilo" della Guardia costiera.

Le operazioni sono coordinate dalla Capitaneria di porto in collaborazione con Prefettura, Questura, Protezione civile, Asl, Croce rossa italiana, associazioni di volontariato ed enti coinvolti nell'accoglienza.

L'intervista con il comandante della Capitaneria di porto di Cagliari:

Allestito in banchina il campo con le tende per le viste mediche e le operazioni di identificazione.

Dalla Dattilo, sbarcate per prime le salme dei migranti, poi i profughi con problemi di salute e i bambini.

Tra i 931 migranti ci sono 616 uomini, 102 donne e 202 bambini, anche molto piccoli.

Nonostante l'emergenza posti letto, le Prefetture dell'isola sono riuscite a individuare le strutture che accoglieranno i migranti: 440 resteranno a Cagliari, 282 andranno a Sassari, 122 a Nuoro e 87 a Oristano.

Dalla passerella per primi sono stati fatti scendere i feriti, quindi le donne a bordo con i bimbi.

I minori arrivati con questo gruppo sono 213.

Schierata sulle banchine del Porto canale la macchina dell'accoglienza.

A bordo anche il corpo senza vita di tre profughi che non ce l'hanno fatta a superare le difficoltà del viaggio.

Non sono mancate le polemiche attorno a questo secondo sbarco, che segue di poche ore quello che ha portato a Cagliari altri 617 migranti arrivati a bordo della nave militare irlandese James Joyce che hanno determinato il superamento della quota di presenze di richiedenti asilo attribuita alla Sardegna.

Solo un governo folle e pericoloso può inviare altri 930 migranti in Sardegna con un sistema di accoglienza già al collasso”, ha dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia. “È un’operazione che non ha nulla a che fare con lo spirito umanitario: è solo la scappatoia politica di un Governo di eletti da nessuno, succube degli altri partner europei e incapace di avere una politica internazionale degna di questo nome. La Regione - ha concluso Cappellacci - dica chiaramente ‘stop’ agli sbarchi nell’isola: non vogliamo diventare la nuova Lampedusa né il muro d’Europa sul Mediterraneo”.

Intanto, tra i 617 migranti arrivati ieri sono stati individuati dalla Squadra mobile della Questura anche cinque presunti scafisti grazie aòle testimonianze degli extracomunitari che si trovavano a bordo della nave militare.

I cinque (due libici, un gambiano, un nigeriano e un sudanese) sono stati rinchiusi nel carcere di Uta con l'accusa dI favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
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